Ogni volta che effettuiamo una ricerca sul web rischiamo di essere invasi da troppe informazioni non sempre utili ed inerenti alla notizia della nostra ricerca. Come gestire questo sovraccarico cognitivo (information overload)?
Monster's Blog
Scritto da webmonster il 05/05/10
Il termine information overload indica il sovraccarico cognitivo ovverosia l’essere inondati da troppe informazioni e non riuscire a sceglierne una specifica sulla quale focalizzare l’attenzione. Questo fenomeno è esploso soprattutto con la diffusione di internet: molti navigatori passano da sito a sito, da link a link, non riuscendo poi a fermarsi ed a ricordare le informazioni ricevute. D’altronde la seconda parola più cliccata sui motori di ricerca è “news” (la prima, come è ben noto, è “sesso”) proprio ad indicare la volontà degli utenti nell’essere informati, nel cercare notizie ed aggiornamenti sui più disparati argomenti.
Il problema del lettore quindi non è nella penuria di informazioni bensì nell’eccesso.
La Rete mette a disposizione milioni di notizie molte delle quali prima non erano accessibili se non attraverso i media tradizionali quali la telavisione ed i giornali. Pensiamo ad un evento che accade ad esempio a Berlino. In passato eravamo “costretti” a passare attraverso il giornalista che ci spiegava cosa succedeva; oggi possiamo accedere direttamente alla fonte della notizia collegandoci al sito web tedesco e leggere la news senza filtri e censure.
Però, se non si hanno le idee ben chiare su cosa cercare, si rischia di navigare senza una meta tra centinaia di pagine con il solo risultato di perder tempo ed accumilare frustrazione e sgomento poichè il web fornisce troppi risultati non catalogati che possono confendere il navigatore che passa in continuazione da link a link senza mai approfondire. Se non si ha una guida esperta, infatti, si rischia facilmente di perdere la rotta e naufragare in siti che si occupano solo superficialmente della notizia che si stava cercando.
Ciò che allora il lettore online richiede al giornalista è proprio questo: un accompagnatore fidato, una guida che permetta all'utente di avere una visione di insieme, un articolo completo che si avvali anche di link ad altri siti con la possibilità di avere una visione totale della notizia leggendo punti di vista diversi e contribuendo così alla formazione di un’opinione pluralista.
Da "Penne digitali":
Nella società dell’informazione, dove anche il semplice internauta può avere accesso ad una quantità smisurata di fonti ed e di risorse informative e dove egli stesso può dilettarsi ad assumere le vesti dell’informatore e del commentatore, mettendo in piedi un blog o un sito personale, il ruolo del giornalista non perde certo di importanza ne si dissolve in quello del “content editor”, semplicemente si trasfigura ed assurge ancor più al ruolo di filtro dell’informazione, nella sua funzione sociale di collegamento tra gli attori della notizia e l’opinione pubblica.
Chiaramente, nel mare di informazioni e siti web presenti in rete, quando si cerca una notizia restano sempre valide delle semplici regole di buon senso come controllare sempre le fonti, consultare i siti ufficiali ed istituzionali, leggere la stessa notizia su più giornali e prestare massima attenzione alle bufale!