Pensiamo ad un hard disk, cioè una memoria nella quale archiviamo tutti i dati che un computer deve poi usare.
Qualsiasi hard disk ha una dimensione limitata, cioè una capacità di memorizzazione finita, anche se altissima il numero di “file” da conservare deve essere per forza finito e mai illimitato.
Nel tempo, col furore di voler archiviare tutto, verrà il momento che l’hard disk sarà pieno e l'unico modo per memorizzare nuovi dati sarà cancellare quelli vecchi.
Quali? Probabilmente quelli che non usiamo più o quelli considerati “meno recenti”.
Anche il cervello umano ha una capacità limitata!
Questo influenza le emozioni ed i sentimenti che se pensati come "dati da memorizzare" occupano superficie in qualche parte della nostra testa.
L'amicizia, l'amore, la rabbia, la passione, i ricordi ... sono tutte informazioni che il cervello deve registrare e conservare. I bimbi, gli adolescenti, i giovani, archiviono tutto ciò che osservano e che li circonda ma col tempo lo "spazio" per memorizzare i dati inizia a scarseggiare e quindi si è costretti per forza ad eliminare qualcosa per liberare "superficie" ove conservare le nuove informazioni, il tutto in modo equivalente a ciò che accade per gli hard disk.
Anche per le amicizie esiste un iter simile: l’area del cervello dedicato ha una capacità limitata (magari varia da uomo ad uomo) che viene subito occupato dalle persone che si vedono e si frequentano quotidianamente (i colleghi di ufficio, i vicini di casa, i compagni di scuola o di università, ...).
Il posto per i conoscenti di "vecchia data" ogni giorno diminuisce sempre più per far spazio a quelle fresche e quotidiane che, purtroppo, non sempre sono vere-amicizie ma che comunque occupano un’area nella nostra testa.
Dobbiamo immaginare una “classifica” che istante per istante si aggiorna a secondo di dove siamo, di chi frequentiamo, con chi parliamo, scherziamo, condividiamo esperienze, trascorriamo tempo ...
Come fare allora per evitare di perdere l'affetto di persone care e che non si frequentano spesso?
Occorre “ingannare” il cervello facendo in modo che i primi posti di questa speciale graduatoria che cambia rapidamente ed in modo automatico siano sempre occupati dalle persone a cui teniamo veramente mantenendo i contatti con ogni mezzo quali videochiamate, telefonate, sms o e-mail in modo da non perdere quella confidenza che è alla base di un rapporto speciale come l'amicizia e far capire al nostro cervello che quella persona non deve “perdere posizioni” in classifica e cadere nel dimenticatoio a cui seguirebbe l'inevitabile cancellazione.
E voi? Cosa ne pensate? |