Ogni giorno, in tutti gli uffici pubblici e privati, i distributori automatici vendono migliaia di bottigliette d'acqua, di PLASTICA ovviamente. Quante di queste vengono poi riciclate? Purtroppo poche visto che nella quasi totalità degli uffici, scuole ed ospedali, non sono presenti i cestini per la raccolta differenziata. Il tutto è demandato alla buona volontà del singolo lavoratore. L'eterna emergenza rifiuti a Napoli si combatte anche RIDUCENDO la spazzatura prodotta. Parole parole parole...
Monster's Blog
Scritto da webmonster il 21/04/11
Da Barack Obama al mio vicino di casa tutti dicono che, per tutelare l'ambiente e salvare il Pianeta,
è necessario ridurre la quantità di rifiuti che produciamo.
A Napoli (e provincia) stabilito che
«l'emergenza rifiuti è terminata»,
prendiamo atto che avere le montagne di spazzatura non raccolte per strada per intere settimane è considerata dallo Stato una situazione di normalità.
Nella nostra città, il problema della riduzione della munnezza sarebbe di primaria importanza visto che le istituzioni basano la soluzione del dramma-rifiuti principalmente sull'individuazione di nuove discariche che, una volte aperte, si esauriscono in pochissimo tempo essendo
la raccolta differenziata a Napoli un mistero,
cioè praticamente inesistente in moltissimi quartieri e laddove c'è funziona male; va meglio solo nelle (poche) zone dove è partita la
differenziata porta-a-porta.
In questo inquietante scenario, risulterebbe indispensabile installare in tutte le scuole, gli uffici pubblici e privati della città i contenitori per separare
almeno la plastica dalla carta e dal vetro. Ed invece, quale è la realtà?
La raccolta differenziata nei luoghi di lavoro è demandata alla buona volontà del singolo cittadino. Purtoppo però non tutti i lavoratori hanno una corretta eco-sensibilità per cui gettano la carta e la plastica nel cestino della spazzatura.
Pensiamo soprattutto a quante bottiglie di plastica per la vendita dell'acqua ogni giorno vengono emesse dai distrubori automatici che sono presenti negli ospedali, scuole, in tutti gli uffici publici e privati. Quante di queste bottigliette vengono riciclate?
Siccome nella quasi totalità dei luoghi di lavoro mancano i cassonetti per la raccolta della plastica, vengono recuperate solo le bottigliette che
i lavoratori di buona volontà conservano per gettarle nei cassonetti della differenziata una volta usciti dall'ufficio.
E nelle mense aziendali non accade lo stesso?
La foto mostra come avviene la raccolta differenziata per la plastica nel mio ufficio situato nello stesso edificio dell'ASIA, la società che raccoglie i rifiuti a Napoli: conserviamo le bottigliette in bustoni che poi gettiamo il venerdì. In pratica, il tutto è scaricato sulla nostra buona volontà.
Se invece, anche nel nostro palazzo ci fossero i raccoglitori della plastica (come quelli della carta che invece sono presenti ad ogni piano), quanta plastica
riusciremmo a riciclare?
Una semplice domanda a cui non trovo una risposta razionale.